Progetto
sull'interazione tra i cetacei e i sistemi
di pesca
Gli
operatori della pesca, delle marinerie siciliane,
lamentano da diverso tempo pesanti interferenze
con i cetacei, con conseguentidanni agli
attrezzi, e sottrazione di pescato. L'esistenza
di una predazione di tipo opportunistico
operata dai cetacei ai danni delle
attività
di pesca è un fenomeno assai diffuso
in parecchie aree ed in particolare nelle
acque siciliane. La competitività
tra pescatori e cetacei è un fenomeno
che si è sempre verificato in diverse
parti del mondo, ma attualmente si registra
una crescita di tale interferenza. Le cause,
non sono ben chiare, una delle possibili
motivazioni potrebbe trovarsi nella diminuzione
delle risorse marine a causa di un ipersfruttamento
da parte dell'uomo, che indurrebbe alcune
specie di cetacei a diminuire il dispendio
energetico sfruttando l'attività
umana.
Questo
"nuovo" sistema di predazione,
spesso però è causa di mortalità
tra i cetacei, molti di questi cadono vittime
involontarie degli attrezzi da pesca, ogni
anno infatti si registrano parecchi casi
di decessi tra questi animali, che vengono
ritrovati in difficoltà o morti perchè
impigliati nelle reti o allamati. Su queste
basi è nata l'idea di iniziare uno
studio avente lo scopo di verificare il
fenomeno dell'interazione e cioè
di svolgere un esame quantitativo (frequenza
delle interazioni pesca/delfino, danni provocati
alle attrezzature, numero di imbarcazioni
coinvolte, ecc...) e qualitativo (attrezzi
maggiormente sensibili alla predazione,
specie bersaglio, variazioni stagionali,
modalità d'interazione, ecc...) inoltre
si raccolgono dati relativi i cetacei che
vengono trovati in difficoltà o morti,
al fine di capire quali siano i sistemi
e gli attrezzi che causano maggiori danni
ai cetacei e cercare di trovare possibili
modifiche agli attrezzi in modo da abbassare
o addirittura evitare che questi animali
cadano vittime involontarie dei pescatori.
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